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Visualizzazione dei post da marzo, 2014

#8 Il treno - Radiofiera (2002)

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Padova, 22.59. Il momento giusto per fare un dolce. Sì, anche se l'orario è un po' strano. D'altronde devo trovare un modo per impiegare il tempo mentre aspetto che mio fratello mi chiami per avvisarmi che è arrivato sotto casa. E' andato al concerto dei Modena City Ramblers e non credo che tornerà molto presto. Ho i Radiofiera in sottofondo, un gruppo non proprio adatto a impastare frolla e spalmare crema, ma ce li ho in testa da ieri. Me li ha fatti ricordare il viaggio in treno verso il mare, tanto atteso quanto sofferto, perché il treno è uno di quei pochi mezzi su cui puoi portarti un libro da leggere (che anche se lo fai in piedi e schiacciata tra altri due passeggeri che ti tengono in equilibrio a ogni frenata ha comunque il suo perché). Il treno è anche il protagonista della canzone che ho scelto di imparare (che in realtà so già a memoria, ma questo non significa che sto barando perché posso sempre inventarmi una nuova interpretazione) perché è un po' fol

#7 On Your Own - Blur (1997)

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"On Your Own" è una canzone importante della mia lista. Non è particolarmente bella e forse verso la fine è anche un po' noiosa, ma è la canzone del mio primo giorno in radio. Era il 9 luglio 2013, un caldo assurdo. Ma comunque io ed Enrica, la mia fidata compagna di prime volte al microfono, avevamo i brividi per la nostra prima registrazione. Era una puntata sulla biologia marina, ma siamo finite a parlare di Di Caprio in "The Beach" per quasi tutto il tempo. E Di Caprio in quel film si trasforma in un videogioco. E mentre gioca a fare l'omino dei videogiochi "On Your Own" gli fa da colonna sonora. Non me lo dimenticherò mai com'è stato essere lì, imbarazzata per metà dal regista che avevo davanti e per metà all'idea di riascoltare la mia voce, perché a nessuno piace riascoltarsi nelle registrazioni (chissà poi perché). Mi fa sorridere che la mia canzone della radio si chiami proprio così, la sala di registrazione è un piccolo mondo

#6 Papillon - Editors (2009)

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28 Febbraio 2014, ore 20.01 (!), Bologna: concerto degli Editors. Penso che sarà uno di quelli che non mi dimenticherò mai, perché è stato davvero bellissimo e perché è il mio regalo di compleanno. Non lo dimenticherò nemmeno perché, dopo averli sentiti dal vivo, mi sono ricreduta su quella loro canzone che mi piaceva meno di tutte. Papillon non mi ha colpita la prima volta che l'ho sentita, ma forse poteva essere uno di quei casi in cui le canzoni ti piacciono dopo. Dopo che le hai assorbite un po' per volta e dopo che hai capito davvero come quel testo ti si può cucire addosso. Con Papillon no, più la ascoltavo e meno mi piaceva. Troppo elettronica. Troppo monotona. Fino all'altro ieri. Fino a quando, dopo essere usciti e rientrati dal palco per il classico bis, ci salutano e, invece di uscire davvero, ci regalano quest'ultimo brano, come a dirmi che non è possibile che non mi piaccia. Era il momento giusto, il posto giusto, l'atmosfera giusta, c'erano le p